Biennale di Venezia 2011. Padiglione Italia parte prima

Biennale di Venezia 2011 Padiglione Italia parte prima

L’arte è per tutti?

Visita nei primi giorni di apertura al Padiglione Italia. Abbiamo incontrato diversi artisti che ci hanno rilasciato brevi interviste, impressioni sulla loro presenza alla Biennale 2011.

Anche il “non curatore” Vittorio Sgarbi si è prestato ad alcune battute. Non c’è più la Quadriennale e questo è l’anno in cui si celebrano i 150 anni dell’unità d’Italia; ecco forse il motivo di questa immensa quadreria, con alcuni lavori ben posizionati e tanti collocati troppo vicino ad altri, qualche risentimento da parte di coloro che sono finiti al secondo o terzo livello della parete del padiglione (si fatica anche a capire a chi appartengano i lavori). Ma importante è esserci, avere uno sguardo internazionale sull’unico lavoro presentato, farsi conoscere o riconoscere.

Incontri con: Ciriaco Campus, Vittorio Sgarbi, Benedetta Tagliabue (curatrice dell’allestimento), Angelo Davoli, Matteo Ramon Arevalos, musicista che ha segnalato Vanni Cuoghi, Marina Giannobi, Salvatore Cuschera, Marco Nereo Rotelli, Simone Pellegrini.

Questa mostra provocazione è occasione per ripensare o smantellare le logiche del sistema dell’arte?

La metafora più divertente, detta da un artista: “E’ come andare in guerra, siamo in un campo di battaglia”.

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