marta dell'angelo

La traduzione di ciò che siamo

Via Boffalora, vicino all’ultima fermata della metro di Milano, zona sud. Inizia la campagna. Qui è la casa di Marta, dove vive da oltre dieci anni, in un contesto affascinante come può essere una ex conceria, un grande caseggiato dove alcuni risiedono e altri ci lavorano e dove si trovano ancora laboratori di artigiani e vecchi mestieri.

Marta Dell’Angelo, interessata alla verità delle cose, realizza lavori che vanno dalla pittura alla performance, dalle installazioni al collage, dai video ai libri – il libro lungo 203 metri “Antologia delle posizioni” incentrato sulle posture del corpo umano – e al recupero degli oggetti, ai quali dà nuovi significati. Da poco ha ripreso a dipingere, momento che definisce come intimo, privato, perché significa “ritrovarsi con il proprio immaginario e il proprio istinto”.

Studia antropologia ed è appassionata di neuroscienze, ambiti di ricerca nei quali trova altre risposte. E’ attratta dalle posture del corpo umano, dai gesti e dalle leggere distorsioni, dai dettagli più nascosti che tanto rivelano del corpo umano.

Libro consigliato: Merleau-Ponty, L’occhio e lo spirito, 1964

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