Cercatori di margini
Incontro a Firenze con Elisabetta Mori e Rocco Poiago, Postcards from Beirut.
Nell’Autobiografia spiegano perchè si sono dati questo nome.
Si ispirano a fatti di cronaca, riflessioni sul presente, a “bufale” individuate su Wikipedia. Nell’intervista si raccontano in modo spontaneo e divertente e citano alcuni progetti realizzati: quello della capsula del tempo, una capsula sotterrata in un giardino contenente il necessario per un picnic previsto tra 50 anni; travel food, un viaggio con carta di imbarco, una ricerca sul cibo come identità e come coesione.
Hanno realizzato un lavoro per I luoghi della scienza a Firenze, una ricerca su accadimenti, fatti curiosi, valorizzando scoperte involontarie.
Si definiscono “artisti su commissione” per la necessità di avere limiti, ma il dialogo con loro apre a nuove percezioni, come la ricerca fatta sui muri di separazione esistenti tra nazioni o città, Wall paper, The Wall (archives) un progetto curato da Pietro Gaglianò, o la ricerca sull’avvistamento degli ufo a Firenze.
Nella parte finale dell’intervista si parla di cosa significa essere artisti.
Rocco Poiago si occupa di grafica e di editoria d’arte, Elisabetta Mori ha studiato Architettura a Eindhoven e a Firenze.