silvia lucchesi

Film festival, Firenze, 21-24 novembre 2011

La vita degli artisti narrata in film, con documenti originari, incontri e interviste, o film realizzati da artisti (Alpi di Armin Linke e 1395 Days Without Red di Anri Sala, Chicago di Sarah Morris), le visite ad alcuni studi di artisti toscani, in un intenso programma che apre a riflessioni e a nuove conoscenze.

Lo schermo dell’arte è un interessante momento per immergersi nella vita, negli studi degli artisti, nelle dinamiche dei vari periodi, come ad esempio la Parigi degli anni Cinquanta e Sessanta con Tinguely che piano piano si afferma sulla scena artistica, o le vite degli artisti contemporanei, caratterizzate da tempi, ritmi, modalità di lavoro.

Il documentario dedicato a Urs Fisher, (Zurigo 1973) che oggi vive tra New York, Los Angeles, Berlino e Zurigo, ricostruisce il percorso artistico di questo artista di successo, al quale è stata dedicata una mostra al New Museum di New York nel 2009. Fisher lavora con materiali diversi ed utilizza più tecnologie, dalla fotografia digitale alla computertomografia, realizzando installazioni e sculture ispirate ad una realtà riletta, rivisitata con tratti spesso ironici o autobiografici. Si percepiscono le inquietudini, la progettualità complessa del suo lavoro, che oscilla tra problematicità e momenti di leggerezza, ma anche la sensibilità di questo ragazzo pieno di tatuaggi che adora un piccolo cane.

Anselm Kiefer vive dal 1993 nel sud della Francia, in una località, Barjac, dove ha trasformato 35 ettari in una complessa opera d’arte. Kiefer dirige diverse persone che collaborano alle sue imponenti tavole dipinte/sculture, o squadre di macchinisti; il film delinea la sua natura di artista, creativo, visionario, ma anche quella di abile manager.

Il film su William Kendridge fa scoprire una personalità di spessore, umanissima e fortemente ironica.

Dalla visione di questi film, documentari, dalle interviste, dai dialoghi degli artisti emergono tanti aspetti particolari del “fare arte”, e questo vale in particolare per gli artisti contemporanei: la creatività, legata a pensieri definiti, spesso volti alla ricerca di identità, la continua ricerca, ma anche la vita frenetica, fatta di viaggi, spostamenti, le grandi capacità organizzative e gestionali del lavoro.

Abbiamo scambiato alcune parole con  la direttrice, Silvia Lucchesi, appassionata animatrice di questo evento, che ci ha raccontato della lunga organizzazione e selezione di film per questa IV edizione de Lo schermo dell’arte.

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