Creare opere è un romanzo che non avrà fine
Incontro a Cremona con Ettore Favini (Cremona, 1974).
Nell’intervista si parla del suo pensiero in arte, di come nascono alcuni suoi progetti, delle fasi del suo lavoro e della sua attrazione per il sole, capace di imprimere forme, bruciature, segni e fonte di grande energia.
Ettore Favini ama lavorare negli spazi pubblici e in questo video spiega il suo concetto di “monumento”, non manufatto ma incontro con le persone, interazione con l’opera, momento di scambio, a differenza degli spazi delle gallerie dove ci si misura con luoghi definiti e dove si mette in atto un processo di vetrinizzazione.
L’arte ha uno sguardo verticale, spiega, perchè dall’alto le cose si vedono meglio.
Preferisce rimanere in Italia rispetto a tanti suoi colleghi che sono partiti, perché è un atto di responsabilità.
In lui è centrale il pensiero della memoria, del paesaggio, dell’ambiente.
(audio disturbato dal rumore della strada)